Il romanzo narra di uno studente fuoricorso con poca voglia di studiare e la passione per gli spinelli, che per sbarcare il lunario traffica in monete antiche via internet. Un lotto di monete appena acquistate gli viene bloccato dalla dogana, la quale esige il pagamento delle tasse per poterne esercitare il riscatto. Il giovane è però senza soldi, quindi decide di metter su una coltivazione di marijuana casereccia, coi proventi della quale intende riscattare le sue monete. La coltivazione riesce così bene che il giovane, nel frattempo trasferitosi in montagna in una casa che appartiene ai suoi genitori, decide di allargarsi e piantare anche in uno spiazzo erboso in mezzo a un bosco. La piantagione a questo punto è in grande stile. Lui riscatta le monete e sostiene alcuni esami all’università, per preparare i quali passa un periodo anche all’estero. Tutte le sue energie però sono ormai convogliate nella piantagione in mezzo al bosco. Nell’impresa, riesce a coinvolgere anche il suo migliore amico, che in un primo momento si dimostra restio. Il periodo del raccolto è concomitante con le ultime fasi della tesi di laurea. Per vendere l’enorme quantità di marijuana che ottiene dalla piantagione escogita di andare in un grande centro sociale di Bologna, nei giorni in cui si festeggia la “festa del raccolto”, il ritrovo degli antiproibizionisti. Riuscirà a piazzare la merce e a laurearsi?